Vincenzo Lancia

La famiglia del Cavalier Giuseppe Lancia, imprenditore nel settore dell'industria alimentare che ha fatto fortuna con l'industria dei cibi conservati, era solita venire a trascorrere le vacanze estive a Fobello. Siamo intorno alla fine del diciannovesimo secolo e Fobello era luogo di villeggiatura di industriali, ambasciatori, gioiellieri, e altre importanti personalità dell'epoca. La famiglia Lancia durante il resto dell'anno abita a Torino in corso Vittorio Emanuele e ama trascorre l'estate a Fobello per la gioia dei tre figli Giovanni, Arturo e Maria. Il 24 Agosto 1881 a Fobello nasce il quartogenito, Vincenzo chiamato affetuosamente "Censin".

Il piccolo Censin è un ragozzone robusto e sveglio. Il padre avrebbe voluto che intraprendesse la carriera di avvocato. Ma a distrarre il giovane Vincenzo dallo studio è l'officina meccanica che i fratelli Ceirano hanno aperto nel cortile della casa paterna. Censin frequnta spesso il locale e diventa in breve tempo un bravo meccanico.

Nel 1899 a soli diciottanni Vincenzo diventa collaudatore della Fiat partecipando a numerose competizioni automobilistiche. Al volante Lancia è irruento, coraggioso, veloce, ma spesso incappa in qualche dissavventura meccanica. Nello stesso anno vince a Padova. Nel 1902 coglie un ulteriore successo nella Torino - Sassi Superga. Al 1909 risale l'ultima vittoria alle gare con la conquista, a Modena, del record sul miglio che gli vale la definizione di uomo più veloce al mondo.

Il 29 Novembre 1906, davanti al notaio Ernesto Torretta, Fogolin Claudio e Vincenzo Lancia registrano una società a nome collettivo per la costruzione di automobili: la Lancia. Inizia così una delle più interessanti avventure nella storia dell'automobile in cui passione e fatalità giudano il genio del fondatore.

Ogni modello che nasce dalla casa Lancia sotto la guida di Vincenzo è un concentrato di innovazione che farà scuola all'intero mondo dell'automobile. Numerosi sono gli esempi che si potrebbero portare, qui ne citiamo solo alcuni.

Nel 1908 introduce il morore a 6 cilindri sulla DiAlpha (fu la sola vettura prima del 1950). L'anno successivo introduce il primo motore a 4 cilindri monoblocco. Nel 1913 nasce la Theta, la prima vettrura che adottò per prima l'impianto completamente elettrico. Cruciale fu l'anno 1921 in cui, con la Dikappa, entra in produzione il primo motore a valvole in testa mentre è allo studio la Lambda l'auto che lanciò il marchio Lancia in tutto il mondo. La lambda è la prima auto a montare il telaio a scocca portante e ad avere le sospensioni telescopiche indipendenti. Nel 1937 nasce l'Aprilia, una vettura che poteva vantare un coefficiente di penetrazione impensabile per quei tempi.

Purtroppo Vincenzo non assistette al debutto della vettura e morì, stroncato da un infarto, il 15 febbraio del 1937 a neppure 56 anni.

Vincenzo Lancia fu sempre molto attaccato al suo paese natio e spesso veniva a Fobello a trascorrere i suoi periodi di riposo. Ristrutturò e ampliò la villa di famiglia, ancora oggi intatta in località "La Muntà". Numerose furono anche le sue opere come benefattore: fece cotruire la strada che conduce alla fraz. S.Maria, e diede il suo contributo alla ristrutturazione della chiesa parrocchiale dopo l'alluvione del 1923 che ne deturpò la struttura.

A Fobello è possibile visitare, oltre la villa Lancia, anche la tomba di famiglia in cui Vincenzo riposa.

 

 

 
     
     
   
     
     


Lo stemma della Lancia (Bandiera con asta e lancia su un volante) èstato disegnato nel 1911 dal conte Biscaretti di Ruffia

   
                 
   

La prima vettura Lancia del 1906, modello Alpha, conservata presso il Museo Lancia di Torino
     
                 
 
Un curioso aneddoto racconta che il primo modello fu accuratamente costruito con tale passione e impeto che solo dopo averlo completamente assemblato ci si accorse che la porta dell'officine era più stretta della vettura. Per riuscire a collaudare l'auto si dovette abbattere una parete dell'officina.